sabato 2 aprile 2016

Funicolare di Sant’Anna, tornelli rotti: si contano i passeggeri a occhio

 tornelli rotti

Tornelli rotti, contapersone rotti e la sicurezza che va a farsi friggere. Insomma: un disastro. Succede nella funicolare di Sant’Anna, la più antica di Genova,  che porta da Portello in via Bertani e gestita da Amt, l’azienda di trasporto pubblico cittadina. Frequentatissima dagli studenti che al mattino <arrivano a frotte> – racconta Fabrizio Lampis, il responsabile impianti speciali del sindacato Or.S.A. Peccato che, come vedete dalla fotografia, i tornelli sono costantemente rotti. E non certo da una settimana, ma da più di un anno.

Cosa comporta tutto questo? Innanzitutto il disagio dei lavoratori che devono avere mille occhi, perché la situazione rischia di diventare pericolosa a ogni momento. <Gli accessi alle banchine sono bloccati – spiega Lampis – siamo costretti a far passare le persone dalla sbarra che dovrebbe essere aperta per consentire a chi ha difficoltà motorie di utilizzare la funicolare>. Peccato che questa sbarra a volte rimanga aperta durante il transito del mezzo: <Follia pura – dice Lampis – perchè è pericoloso>. Non solo. La sbarra funzioni manualmente, va da sé che il continuo “apri e chiudi” è usurante e prima o poi si bloccherà. I tornelli dovrebbero funzionare anche come contapersone. Per ragioni di sicurezza il numero massimo consentito di passeggeri è trenta, superato questo numero il tornello si blocca. Quindi come si fa? <Dobbiamo contarli a occhio e sperare di non superare i trenta passeggeri – prosegue il sindacalista – quando ci sono le famose frotte di studenti diventa una missione quasi impossibile>. Gli operatori non hanno vita facile, perché si vive sul “chi va là”. Se qualcuno dovesse farsi male, sarebbero proprio i lavoratori a pagarne lo scotto. E allora ci si rivolge a Amt per avere almeno una risposta sui tempi, ma i libri mastri su cui viene annotato ogni movimento finiscono nel dimenticatoio e le risposte della Direzione d’Esercizio sono sempre vaghe: <Pare che siano in corso le gare d’appalto siano in corso d’opera – continua Lampis – ma qui abbiamo passato l’anno. Possibile che non si riesca a giungere a una conclusione che abbia un senso?> – si chiede. Gara d’appalto ormai è sinonimo di “spauracchio” perchè ogni volta si blocca tutto e i tempi si allungano inesorabilmente. Ma quanto costerà sistemare una volta per tutte questi tornelli? <Non certo una cifra da cambiare il bilancio di Amt>. Insomma, si intuisce che si starebbe sotto i 10mila euro, per essere abbondanti. Oltre a tutto questo, bisogna tener conto che i tornelli in questione sono vecchi. Probabilmente sarà necessario adattare i pezzi di ricambio, dato che quelli originali non sono più in commercio. La speranza è che i tempi si sitringano anche su questo problema. Con buona pace dei lavoratori che, per adesso, devono avere gli occhi anche dietro alla testa.

di Michela Serra 

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