sabato 9 aprile 2016

La guerra del latte, sessanta aziende costrette a gettare la produzione nel letame perché Parmalat non rinnova il contratto: «Nessuno lo compra più»

 latte lavagè

 (<Munte 44 vacche, 1400 litri di latte nella letamaia!!!> così Elisabetta Ottonello commenta la situazione orierna nella sua azienda)

Parmalat non rinnova il contratto ai produttori della Cooperativa Val Polcevera nel genovesato. L’azienda, ora in mano ai francesi, vuole pagare il latte 25 centesimi, meno di quanto costi produrlo. Quello che arriva dall’estero costa meno di quello, di ottima qualità, prodotto in Italia. Così il prezioso alimento da oggi finisce nelle letamaie.<Ne abbiamo dovuto buttare più di mille litri proprio oggi – dice Elisabetta Ottonello, dell’azienda Lavagè di Rossiglione -. Noi in parte lo caseifichiamo, la il resto non resta che buttarlo. È un disastro>. Moltissime sono le aziende del genovesato messe in ginocchio dall’azienda alimentare ormai straniera. L’azienda Lavagè era uno dei 60 fornitori sul territorio.
 Se il latte genovese finisce nel letame, nel vero senso del termine, è grazie alle assurde politiche europee che hanno permesso l’ingresso in Italia di imponenti quantitativi di latte dall’estero a costi molto bassi, innescando una concorrenza sleale che sottopone oggi i nostri produttori a ricatti economici e porta alla distruzione del settore. Con prezzi al litro che raggiungono addirittura i 10 centesimi, cioè neppure la metà del costo di produzione, i nostri produttori non possono andare avanti. È necessario rendere al più presto obbligatoria la tracciabilità delle materie prime utilizzate per i prodotti lattiero-caseari: sarebbe un primo passo, ma la soluzione potrebbe venire da una completa riprogettazione del sistema. Se non sarà invertita l’attuale tendenza, i nostri allevatori saranno destinati ad abbandonare le attività con conseguenze disastrose, oltre che sul piano economico-occupazionale, anche di abbandono del territorio. In scadenza di contratto, Parmalat ha infatti deciso di non prorogare l’accordo precedente con la Cooperativa, offrendo, come abbiamo visto, una cifra a litro, 25 centesimi, decisamente inferiore rispetto al costo di produzione che si aggira sui 36 a cui se ne devono aggiungere 9 per le spese di trasporto. I produttori soci della Cooperativa Val Polcevera si trovano quindi costretti a gettare letteralmente via il latte delle proprie mucche con un danno incalcolabile per aziende locali e per l’intero indotto. In campo è scesa anche la Regione Liguria invitando tutti i genovesi e i liguri in generale a fare un piccolo gesto per contribuire a sostenere le eccellenze delle nostre produzioni lattiero-casearie recandosi nel distributore di latte crudo i quali, oltre che presso le aziende zootecniche della Valle Stura, Scriva, Aveto e Polcevera, si trovano a Bolzaneto nel circolo di acquisto solidale, nei mercati comunali coperti di Terralba, Romagnosi, del Carmine e in via Varenna a Pegli, a Campo Ligure in via don Minzoni, a Casella in via Aldo Moro, a Busalla in piazza Macciò, a Rossoglione in via Roma, a Masone in via Vittorio Veneto, a Campomorone in via Martiri della Libertà. 


lavagé mucche

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