domenica 10 aprile 2016

Solidarietà ai cantunè in sciopero dello straordinario in occasione del referendum per ottenere gli stessi diritti degli altri corpi

 polizia municipale

Dal ministero dell’Interno era arrivata alle Questure la raccomandazione di utilizzare solo personale di polizia di Stato ove sia possibile farlo. Gli agenti di polizia municipale se ne sono subito risentiti anche perché, come spiega una lettera della Uil FP al ministero, spesso i cantuné vengono utilizzati in servizi di ordine pubblico (che non sarebbe loro competenza per contratto) <mascherati da compilazione verbali sotto la voce “viabilità” o “abusivismo commerciale>. Insomma: usati quando non c’è nessun altr da usare ed emarginati quando conviene. Alle spalle di tutto c’è la richiesta della categoria di essere equiparata alla polizia di stato per stipendio, benefit, oneri e onori, tra i quali l’invalidità per cause di servizio che gli agenti di Pm non hanno. Secondo la Uil Fp bisogna normalizzare la situazione che, in soldoni, vuole dire o rinunciare a usare i cantuné per l’ordine pubblico o equipararli alla polizia di stato sotto tutti gli aspetti.
Ovviamente, non in tutti i comuni la polizia basterà a coprire i servizi elettorali e questa volta gli agenti di polizia municipale, a Genova, potrebbero non esserci al momento di sorvegliare le urne, invocando la non disponibilità allo straordinario, che è facoltativo. I servizi ordinari sono stati nel frattempo tutti assegnati e il controllo dei seggi non può essere, appunto, eseguito che in straordinario.
Oggi, il coordinatore provinciale Sulpl di Genova Claudio Musicò ha inviato in merito una lettera al Sindaco.
Come certamente è di Sua conoscenza, la circolare relativa ai servizi di ordine pubblico in occasione delle prossime consultazioni referendarie ha creato malumore all’interno della Categoria.
Ci permettiamo di scriverLe in quanto ci giungono notizie e telefonate dai colleghi i quali, amareggiati e sconfortati, hanno espresso l’idea di rinunciare a qualsiasi prestazione in straordinario durante le elezioni.
Come Lei ben saprà non ci è possibile esprimere alcun commento né giudizio su questa decisione del singolo Lavoratore in quanto è ricompreso dalla normativa sugli scioperi. Siamo certi che Lei, così come l’assessore e il comandante, sia solidale con i lavoratori nel rispetto dei ruoli e della normativa e quindi comprenderà perfettamente l’animo dei lavoratori stessi.
Per quanto sopra, però, pur non entrando nel merito della scelta dei colleghi, non possiamo esimerci dallo svolgere il nostro compito di controllore e di tutela dei lavoratori.
Premesso che aderire o non aderire ad una prestazione in straordinario è una libera scelta del Lavoratore, vogliamo ricordare che tale prestazione DEVE seguire una precisa procedura:
“La prestazione di lavoro straordinario deve essere espressamente autorizzata dal dirigente in relazione alle singole esigenze organizzative dell’Ente, escludendosi, pertanto, ogni forma generalizzata di autorizzazione. Il dirigente dovrà, pertanto, preventivamente autorizzare il dipendente utilizzando l’apposito modulo disponibile sulla Intranet nella sezione LAVORARE MEGLIO > modulistica > staff di direzione o in casi di assoluta eccezionalità, ratificare la prestazione straordinaria resa nei due giorni immediatamente successivi.”
Ci permettiamo inoltre di ricordarLe che, come precisato dall’Avvocatura di questo Comune, non è sufficiente convalidare il modulo con un timbro ma è INDISPENSABILE la firma in originale del Dirigente, in quanto chiunque può entrare degli uffici e apporvi un semplice timbro.
Sulla procedura sopra indicata vigileremo e denunceremo, prontamente, qualsiasi pagamento avvenuto senza la prescritta modulistica.
Premesso quanto sopra, considerato che una disdetta in massa alle prestazioni in straordinario, rischia di gravare sugli altri dipendenti, ci permettiamo di ricordarLe che l’attuale normativa prevede che non possa essere superato il numero di 10 ore lavorate giornaliere, comprese quelle in straordinario e di 48 settimanali.
Anche in questo caso, prontamente, denunceremo qualsiasi superamento.
Siamo certi che, Lei per primo unitamente a tutti i dirigenti, si farà garante della corretta applicazione della normativa vigente e delle disposizioni interne.
Crediamo non sia necessario dilungarsi oltre ma è doveroso, come Sindacato propositivo, suggerirLe di far convocare immediatamente il Comitato Sicurezza e richiedere al Ministro Alfano, pubbliche scuse per tutta la Categoria della Polizia Locale con immediato ritiro della circolare e impegno scritto di adeguamento dei diritti e dei doveri della Polizia Locale in funzione delle prestazioni richieste.
Il coordinatore provinciale Sulpl di Genova Claudio Musicò

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