sabato 30 aprile 2016

Non c’è pace per la Valpolcevera. Oltre all’incidente alla Iplom, c’è stato anche l’incendio, forse doloso, alla Fideco



 L'interno della Fideco dopo che l'incendio è stato spento. Si vedono i pompieri ancora al lavoro
L’interno della Fideco dopo che l’incendio è stato spento. Si vedono i pompieri ancora al lavoro

Per la Valpolcevera si è trattato di un periodo delicato dal punto di vista ambientale: oltre all’incidente alle condotte del trasporto idrocarburi che dal Porto Petroli di Genova giungono alla raffineria Iplom di Busalla, che si è verificato nel tardo pomeriggio del 17 aprile, 

Lo sversmento a Fegino nel Polcevera

la notte del 15 si era verificato un incendio alla Fideco, impianto di stoccaggio e recupero rifiuti speciali e pericolosi. L’incendio era scoppiato prima di mezzanotte. Dal deposito della Fideco in via alla Ferriera di Pontedecimo, sulla strada che porta ai Giovi, si erano alzate fiamme altissime, poi un denso fumo nero. La puzza aveva incominciato ad ammorbare l’aria di tutta la zona. Gli abitanti si erano allarmati perché le esalazioni prendevano alla gola, impedivano addirittura di respirare. I pompieri sono arrivati in fretta nonostante il luogo sia davvero l’ultima propagine di Genova in Valpolcevera. Non sono risultati feriti. Era stato necessario bloccare per due ore la ferrovia. Il deposito della Fideco, che ha la sua sede a Campi, è nella zona delle ex fonderie Montanella. Attorno ci sono case e orti. 

 fabbrica briciata Fideco Pontedecimo

Intanto, gli abitanti della zona avevano cominciato a sentire delle esplosioni e hanno avuto paura. Sapevano che nel deposito vengono stoccati rifiuti speciali e pericolosi. L’attività dell’azienda, nonostante sia ancora in centro abitato, è proprio quella. Smaltisce toner, monitor, televisori, batterie, pile, vernici, lubrificanti, resine, colle, solventi. 

fideco fabbrica bruciata PonteX

Il rumore delle esplosioni che la gente ha sentito era stato probabilmente determinato dallo scoppio di bombole che si trovavano, hanno riferito gli abitanti, fuori dalla fabbrica. Almeno 4 i mezzi dei vigili del fuoco arrivati sul posto che si trova, rispetto alla strada provinciale 35, oltre un torrente che scorre, a salire, sulla destra. Per arrivarci è necessario guadare il corso d’acqua transitando su una passerella. Sono arrivati anche gli agenti di polizia municipale della zona, poi le pattuglie di pm in turno notturno, infine quelle della polizia di Stato. A bruciare sembra siano stati idrocarburi stoccati lì come materiale da smaltire. Per fortuna, l’incendio si era sviluppato solo su un lato del capannone e i vigili del fuoco sono riusciti a spegnerlo prima che ci fossero conseguenze peggiori. Certo è che l’odore acre e nauseabondo del fumo impediva di respirare, addirittura bruciava la gola di chi si affacciava alle finestre per capire cosa stesse accadendo. Ora la gente di Pontedecimo teme che quei miasmi potessero essere tossici. 

Fideco fabbrica Bruciata a Pontedecimo

Sul  posto è arrivato il Reparto Ambiente della polizia municipale per verificare eventuali situazioni di grave pericolosità per la popolazione. Ed anche i tecnici dell’Arpal che hanno effettuato campionature dell’aria e dell’acqua del torrente per capire se fossero avvenuti sversamenti. Presenti anche i tecnici di Aster e i militi della Croce Verde nel caso in cui fossero necessari soccorsi. Le indagini ambientali sono riprese, con la luce. Bisognerà stabilire le cause del rogo. Non si è esclusa la matrice dolosa. Anche su questa ipotesi indagherà la polizia. Adesso gli abitanti chiedono di sapere cosa sia successo e se quel fumo può aver danneggiato la loro salute. 

 Fideco map

Si preoccupano per la permanenza di un’attività così particolare proprio vicino alle case. 

CDC VVF Ge0

Il giorno dopo si è scoperto che il titolare era stato più volte minacciato dal racket. 

CDC VVF Ge2 

CDC VVF Ge5

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